Hans Florian Zimmer analisi di un fenome (2024)

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Hans Florian Zimmer: analisi di un fenomeno hollywoodiano tra musica e cinema

2016 •

Kristjan Stopar

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Philomusica on-line

Prima della Dolce Vita. Nino Rota e il popolare tra cinema, radio e canzoni

2022 •

Marco Dalla Gassa

Nell’immaginario del grande pubblico, il nome di Nino Rota è indissolubilmente legato a quello di Federico Fellini, con il quale ha collaborato a partire da Lo sceicco bianco (1952) fino a Prova d’orchestra (1979), firmando le musi- che per diciassette film del regista riminese. La carriera cinematografica del compositore, tuttavia, si è sviluppata ben oltre tale connubio: la sua filmografia comprende 157 titoli di 67 registi, tra i quali compaiono diversi tra i maggiori autori del cinema italiano e internazionale degli anni ’40-’70, come Luchino Visconti, Francis Ford Coppola, King Vidor, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Eduardo De Filippo, Mario Soldati, Raffaele Matarazzo. Dopo un esordio precoce nel 1933 in Treno popolare di Matarazzo, a partire dai primi anni ’40 fino alla morte, avvenuta nel 1979, Rota è stato ininterrottamente attivo nel panorama cinematografico, toccando il massimo di produttività con le 101 partiture per il cinema scritte tra il 1947 e il 1957. Durante la sua lunga carriera egli ha avuto modo di confrontarsi con modelli di produzione molto diversi, dal cinema d’autore a quello di genere, dal film a grande budget ai documentari televisivi, affermandosi come uno dei protagonisti di tre decenni tra i più intensi nella storia del cinema italiano (e non solo). Il presente numero monografico si focalizza sulle musiche per film compo- ste da Rota negli anni ’40 e ’50, un periodo molto prolifico per il compositore, ma raramente affrontato dalla letteratura musicologica, la quale si è concen- trata prevalentemente sulla collaborazione con Fellini e sulle grandi produ- zioni dei due decenni successivi, dopo il discrimine segnato da La dolce vita (1960).

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Musica per immagini e immagini musicali

2021 •

Stefano Capasso

Minimalismo, Elettronica e altre pratiche d’uso della musica nell’audiovisivo. Tesi Magistrale in Cinema Televisione e Produzione Multimediale, Università di Roma Tre

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Rota nel cinema italiano degli anni Quaranta. Genesi di un atteggiamento compositivo

2022 •

Antonio Ferrara

After an isolated experience with cinema in the early 1930s, Nino Rota had his second film debut in 1942 with Giorno di Nozze. It is thus from the early 1940s that the composer establishes a continuous and indissoluble relationship with the Seventh Art, and it is in the tragic context of this decade that he becomes the ‘habitual’ composer of Lux Film, the most important Italian film production company in that troubled decade. With this contribution I intend first of all to demonstrate the determinant influence of Lux film on Nino Rota’as compositional activity, at least in the first phase of his film career. Thus, in the research, the production strategies of this production company in the specific field of music (a field of research almost completely unexplored in Italy) were defined; some ideas about music for film, circulating within the major, very close to the composer’s approach in this field, were analyzed; a film score by Vincenzo Tommasini, composed for a Lux film (Un colpo di pistola, directed by Renato Castellani) and much appreciated within the production company, was identified, as one to have influenced Rota in the compositional manner in which he defined his musical writing during these years of work with the Seventh Art. Although he proved to be perfectly capable at ‘working on commission’, noting those skills typical of the specialist willing to adapt to tyrannical production schedules and to use music-writing techniques congenial to the language of film, in these often less than memorable films of the 1940s, Rota also displays an extraordinary resilience to stubbornly pursue his own artistic path. It is in this period, moreover, that the imaginative archive, made up of themes, motifs and musical cues that would resonate in Rota’s music until the end of his career, was formed and enriched. Thus, if on the one hand, not even the continuous confrontation with the most wide-ranging musical styles and genres succeeds in decaying his musical discourse into an impersonal eclecticism, on the other hand, the film also represents an ideal field of action to test themes, melodic cues and techniques of variation, in that circular path that involves all Rota’s music, filmic and non-filmic.

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Christian Fennesz e la glitch music: tecnologia ed estetica

Stefano Tucci

Il presente lavoro, dopo aver ripercorso velocemente alcune importanti fasi della storia della musica elettronica e alcuni momenti fondamentali della prima computer music istituzionale, si occupa di vedere cosa succede quando alcune di queste pratiche sperimentali accademiche e le tecniche di sintesi (frutto del lavoro di compositori e ricercatori nelle università e nei laboratori di ricerca), fuoriuscendo dai loro mondi d'origine, penetrano nel mondo della musica elettronica popular. Uno dei possibili risultati di questo incontro tra culture, pratiche ed approcci differenti è rappresentato dalla musica ambient ed in particolare dalla glitch music che secondo alcuni studiosi è stata fortemente influenzata dalla riscoperta delle pratiche messe in atto dai compositori sperimentali storici e dai ricercatori della computer music, pratiche e sonorità, queste, che ri – attualizzate grazie soprattutto alla rivoluzione digitale e alla conseguente disponibilità di strumenti musicali elettronici hanno prodotto nuovi frutti. Il lavoro in esame è diviso quindi in due macro aree: in una, quella storica, si analizza quell'espressione musicale elettronica e sperimentale contemporanea chiamata glitch music (oppure glitch sound, independent microsound, dsp music) ed in particolare, ripercorrendone le tappe e gli autori fondamentali che vi si sono dedicati, focalizza la propria attenzione, nell'altra, la parte monografica, sul lavoro di uno dei suoi esponenti più interessanti, ovvero il chitarrista e compositore austriaco Christian Fennesz, sia dal punto di vista della tecnica e delle tecnologia usate per comporre che dal punto di vista estetico.

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Women in music: Germaine Tailleferre

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The Concerto for Two Guitars and Orchestra by Germaine Tailleferre analysis

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La musica per chitarra di ManueL M. Ponce nel contesto della sua opera

Stefano Campagnolo

«Codice 602», VII (2016), pp. 39-52 The guitar music of the mexican composer Manuel Ponce in the historical context of his life and works

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GIADA VIVIANI, Vie della sperimentazione testuale nel teatro musicale italiano. In: Teatro di avanguardia e composizione sperimentale per la scena in Italia: 1950-1975, a cura di Gianmario Borio, Giordano Ferrari e Daniela Tortora, Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 2017, pp. 59-103.

Giada Viviani

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Dialoghi, Musica, Effetti: il Suono nell'Audiovisivo

2021 •

Simone Corelli

Il volume tratta in modo approfondito il suono nell'audiovisivo nei suoi aspetti tecnici ed espressivi, principalmente per film e documentari. I tre autori, noti professionisti del settore, affrontano sia i lati produttivi che postproduttivi, fino all'ascolto dello spettatore, trattando anche la musica per film. Il saggio è impreziosito da una dettagliata cronologia sull'avanzamento scientifico e tecnologico correlato al suono, e da grafiche e fotografie originali. E un'opera per esperti ma anche per appassionati e studenti di cinema. La prefazione è di Claudio Strinati.

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Tesi di Laurea Magistrale

LE INFLUENZE JAZZISTICHE NELLA MUSICA DI DARIUS MILHAUD: LA CRÉATION DU MONDE

2011 •

Erick Beltracchini

La tesi indaga le influenze jazzistiche (1920-1923) nella musica di Darius Milhaud (1892-1974), partendo a ricercarne le origini in un periodo compreso tra il 1913-1923 della vita del compositore. Si tratta di un periodo denso di fermenti sociali, culturali e politici. Fenomeni come “il mito del primitivo”, la vicenda coloniale francese, la conseguente politica del jazz, e il modernismo culturale fanno da contorno alla vita e all’opera di Milhaud. Oltre a ciò si devono tener presenti il retaggio ebraico del compositore, la sua passione per la musica brasiliana, e i suoi legami con Les Six, Jean Cocteau e Paul Claudel.

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